Lo smalto è la parte maggiormente esposta al nostro ambiente orale. La copertura che dà ai nostri denti fa sì che essi non subiscano l’usura e gli attacchi acidi dei batteri. Nonostante la sua funzione altamente importante e indispensabile, non si tratta di una copertura indistruttibile. A discapito della sua funzione, infatti, lo smalto è innegabilmente sensibile all’azione degli acidi, i quali possono infatti intaccarlo e causare carie dentali. La sua durezza, poi, non è così assoluta come ci può sembrare ad occhio nudo. Essendo un tessuto avascolare, privo quindi di vasi sanguigni e cellule, la sua fragilità è altamente intuibile. Questa apparente resistenza viene poi pericolosamente compromessa dal momento in cui a mancare sia il tessuto elastico immediatamente sottostante: la dentina.
La dentina è difatti la parte più tenera e sensibile del nostro dente, la quale può essere responsabile di gravi infiammazioni se raggiunta da batteri, in quanto è proprio lei che costituisce la radice del dente.
Perché lo smalto dentale si rovina?
Principalmente, lo smalto dentale si rovina a causa di agenti acidi a cui è quotidianamente sottoposto. Oltre ai batteri che involontariamente e inevitabilmente entrano a contatto con lo smalto dentale, e sindromi come quella del bruxismo, che produce inconsciamente un continuo digrignamento dei denti durante la notte, l’azione acida è causata anche dall’introduzione di moltissimi cibi e bevante come i succhi di frutta, le bibite gassate, ma anche verdure come carote e pomodori.
La lista sarebbe incredibilmente più lunga di questa, ed è perciò essenziale dire che per limitare al meglio il danneggiamento dello smalto dentale, è necessaria una quotidiana e minuziosa igiene orale. Quest’ultima, in maniera particolare, se effettuata in una maniera incorretta o non costante, può essere un’ulteriore causa del perché lo smalto dentale subisce un deterioramento.
Cosa succede se lo smalto si rovina?
Un danno allo smalto dentale è per tutta risposta un danno all’intero cavo orale, questo principalmente per due motivi:
- Avere lo smalto dei denti danneggiato significa perdere progressivamente o aver perso totalmente quello strato protettivo sul dente, che può quindi causare eccessiva sensibilità al caldo e al freddo, ma anche dolore durante la masticazione di cibi duri e/o particolarmente gommosi;
- Inoltre, avere una quantità di smalto dentale inferiore alla norma, privando i denti della loro naturale protezione, li rende di gran lunga più vulnerabili all’azione di batteri responsabili di carie più o meno gravi;
Come capire se lo smalto dei miei denti è danneggiato?
Come abbiamo già detto, la mancanza dello strato protettivo sui nostri denti è facilmente individuabile tramite la comparsa di eccessiva sensibilità e ingiustificato dolore durante la masticazione. Tuttavia, i sintomi possono essere dei più variegati, anche sotto un punto di vista per così dire “visivo”.
I denti carenti di smalto, infatti, possono presentarsi “trasparenti”, ma anche privi della loro naturale lucidità, sembrando per l’appunto opacizzati. Altri campanelli d’allarme sono senz’altro la comparsa di carie, o la facile rottura e/o scheggiatura del dente stesso, ma anche una più tendenza al rimanere macchiati a causa di cibi o bevande molto pigmentate.
Come recuperare lo smalto dentale?
Se stai cercando un rimedio naturale grazie al quale tu possa riuscire a rigenerare lo smalto dentale, la tua ricerca si deve interrompe qui. Lo smalto dentale, difatti, non si rigenera.
Il ridurre o addirittura rinunciare ad alcuni alimenti e/o bevande che sappiamo essere causa dell’erosione dello smalto dentale può aiutarci nel rallentarne la corsa. Iniziare ad avere un’accurata e costante igiene orale può anch’essa contribuire all’eliminazione, almeno in parte, di tutti quei batteri che continueranno ad entrare in contatto con i nostri denti.
Per quanto riguarda invece la ricostruzione di eventuali denti spezzati o l’otturazione di carie dentali, parliamo invece di trattamenti odontoiatrici veri e propri, che dovremmo decidere insieme al nostro dentista dopo un accurato controllo.
Smalto rovinato nei bambini: un campanello d’allarme
Diverso invece è il discorso dello smalto rovinato nei bambini. Per quanto possono essere golosi di alimenti “spazzatura” e caramelle, il deterioramento del loro smalto può essere dettato da una piccola componente genetica, ma allo stesso tempo può fungere da importante campanello d’allarme per l’individuazione di malattie in corso.
Un esempio può essere la varicella, il morbillo, la rosolia, la scarlattina e così via. L’ipoplasia dentale nei bambini, e cioè il mancato o incompleto sviluppo dello smalto, si può presentare tramite piccole fratture o leggere alterazioni del colore normale dei denti, in genere più giallastri di quelli sani.
Pur trattandosi di una malattia infantile, essa non regredisce. Il dentista controllerà il bambino e, in base alla gravità della malattia, interverrà nel modo più consono.
Smalto dentale rovinato negli adolescenti: una conseguenza dell’apparecchio?
Con le tecniche all’avanguardia che ci sono oggi, dover indossare l’apparecchio fisso per un periodo più o meno lungo, non pregiudica un danno per lo smalto dentale. Già solo il materiale che l’ortodontista applica affinché gli attacchi (o brackets) possano rimanere fissati sui denti è in grado di rilasciare la giusta quantità di fluoro a protezione dei denti stessi.
Ciò che può causare danni allo smalto dentale durante questo tipo di terapia ortodontica, è una scadente o non costante igiene dentale, fondamentale in questo periodo in quanto residui di cibo possono più facilmente rimanere “incastrati” all’interno dell’apparecchio e sviluppare perciò moltissimi batteri nella nostra bocca.
Un controllo costante dal dentista potrebbe perciò prevenire spiacevoli epiloghi.
Ricostruzione dello smalto dentale: una tecnica ancora in sperimentazione
Si tratta di uno studio effettuato da un’università cinese, nella città di Zhejiang. Ad oggi non esiste un modo per rigenerare lo smalto dentale eroso, ma questo gruppo di studiosi ha creato un vero e proprio gel i quali acidi sembrano stimolare una vera e propria rigenerazione dello smalto dentale.
Essendo comunque uno studio ancora in piena sperimentazione, non sappiamo se tra qualche anno sarà a nostra disposizione, ma finora ci piace immaginare che, prima o poi, esisterà un rimedio facile e veloce affinché lo smalto dei nostri denti, anche se gravemente compromesso, possa ritornare forte come prima ed essere facilmente rigenerabile.